L’Italia perde una delle personalità più importanti della sua recente storia. E’ morto, infatti, a Milano Umberto Veronesi, medico e scienziato che ha dedicato la sua vita alla lotta contro i tumori. Aveva novantuno anni.
Umberto Veronesi è stato il creatore dell’omonima Fondazione che anche oggi, a poche settimane dalla morte del suo più grande ispiratore, e in futuro continuerà la sua ricerca per contrastare la malattia oncologica e dare speranza agli ammalati.
Lo staff di Ama Servizi Funebri Comunali, agenzia funebre specializzata nell’organizzazione di ogni tipo di funerale a Roma, ha scelto oggi di ricordare Umberto Veronesi, uomo che nel corso della sua esistenza ha espresso una posizione ben definita su importanti temi etici e sociali, per esempio l’importanza del diritto all’autodeterminazione del malato, i diritti degli omosessuali e il diritto all’asilo dei migranti.
Inoltre, Umberto Veronesi era un grande sostenitore dell’eutanasia, del consenso informato, del testamento biologico e del vegetarianismo, inteso nel suo valore etico, sociale, salutistico ed ambientale.
E non ha mai fatto segreto della sua laicità e non credenza. “Allo stesso modo di Auschwitz, per me il cancro è diventato la prova della non esistenza di Dio”, così usava raccontare il suo progressivo allontanamento dalla fede.
Umberto Veronesi si è, poi, sempre dichiarato a favore degli organismi geneticamente modificati, tanto che nel marzo 2005, in occasione di un convegno sulla comunicazione ambientale aveva affermato che a provocare il cancro – più che gli OGM o le polveri sottili delle automobili – sarebbero le tossine contenute in cibi quali la polenta, le patate, la farina di mais o il basilico.
Questa affermazione provocò l’indignazione del movimento Slow Food, dei coltivatori di cibo biologico e dei movimenti contrari alla legalizzazione delle sementi transgeniche, con le quali non riuscì a chiarire la sua posizione e a trovare un punto di incontro.