Lo scrittore Andrea Camilleri è morto lo scorso 17 luglio all’età di 93 anni. Era ricoverato da un mese all’ospedale Santo Spirito di Roma, a seguito di un arresto cardiorespiratorio, nel reparto di rianimazione. Purtroppo lo scrittore non ha mai ripreso conoscenza e le sue condizioni di salute sono apparse fin dal primo giorno di ricovero disperate.
Il nome di Andrea Camilleri è legato indissolubilmente al personaggio da lui creato: il Commissario Montalbano. Era il 1994 quando lo scrittore siciliano diede alla luce il primo libro della serie, La forma dell’acqua. All’epoca lo scrittore non aveva preventivato per il suo personaggio una vita particolarmente lunga. Le sue intenzioni infatti erano quelle di terminare le pubblicazioni dei racconti dopo il secondo libro, Il cane di terracotta. L’insistenza dell’editrice Elvira Sellerio, che per convincere Andrea Camilleri oppose i dati delle vendite, ebbe la meglio e Montalbano divenne un successo straordinario anche per la sua longevità, visti gli oltre 40 libri pubblicati. A concorrere alle fortune del personaggio contribuì certamente l’attore Luca Zingaretti, che dal 1999 è il protagonista della omonima serie televisiva. Un altro fattore decisivo è stato il linguaggio utilizzato da Andrea Camilleri, il vigatese, “dove la base del lavoro è sempre una iniziale struttura in lingua italiana, con cui mescolare i termini tratti non dalla letteratura alta ma dai vari dialetti siciliani comunemente parlati”. https://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Camilleri
Andrea Camilleri continuò a scrivere anche con la sopravvenuta cecità. Nel 2016 nella nota finale dell’ennesimo libro sul Commissario Montalbano informò i lettori che il romanzo era stato scritto sotto sua dettatura dalla fedele assistente Valentina Alferj, “l’unica che sia in grado di scrivere in vigatese”.
La carriera di scrittore di Andrea Camilleri iniziò relativamente tardi: nel 1978 con la pubblicazione di Il corso delle cose, proseguendo con maggiori fortune con Un filo di fumo per poi imporsi definitivamente negli anni novanta grazie anche al successo del Commissario Montalbano.
Negli anni precedenti, Andrea Camilleri aveva prima lavorato come regista teatrale e poi, in Rai, come delegato alla produzione.
La sua scomparsa non determinerà comunque la fine del Commissario Montalbano. Nel 2006 infatti lo scrittore consegnò al suo editore Sellerio l’ultimo libro di Montalbano con il finale della storia, chiedendo che venisse pubblicato dopo la sua morte.
Andrea Camilleri è stato sepolto a Roma nel cimitero Acattolico di Testaccio.