E’ di qualche giorno fa la notizia della morte di Ralph Baer, il padre dei videogiochi, colui che a permesso alle generazioni passate e a quelle attuali di divertirsi da soli o in compagnia con diverse tipologie di console. Aveva novantadue anni. Lascia tre figli – Nancy, Mark e James – e quattro nipoti.
Fu proprio Ralph Baer negli anni Sessanta a creare il prototipo delle moderne console, brevettando il primo sistema per giocare da casa attraverso la tv. Nel 1966 creò un semplice videogioco chiamato “Chase“, che poteva essere visualizzato su una normale televisione.
Nel 1967 inventò un altro videogame a due giocatori insieme a Bill Harrison, “Bucket Filling Game”. Baer e Harrison continuarono a lavorare sul progetto, e nel 1968 nacque un prototipo della moderna console, il cosiddetto “Brown Box”: il sistema, poi evolutosi in “Magnavox Odyssey”, permetteva di cimentarsi in vari giochi, inclusa una semplice simulazione di tennis e di tiro al bersaglio.
Dal “Brown Box” di Ralph Baer discendono PlayStation, Xbox e Wii, i prodotti della rivoluzione dei microprocessori, tanto che nel corso della sua carriera ha ottenuto oltre 150 brevetti dentro e fuori dall’America. Nel 2006 il presidente George W. Bush gli ha conferito la National Medal of Technology, e nel 2010 è stato ammesso alla National Inventors Hall of Fame.
Ralph Baer si considerò sempre un artista. Queste le sue parole: “È come se fossi un artista. Non sono diverso da un pittore, che siede lì e ama ciò che fa”.