AMA Servizi Funebri Comunali – Morto lo scrittore Vladimir Bukovskij

Vladimir BukovskijLo scrittore russo Vladimir Bukovskij è morto a Cambridge (Regno Unito) lo scorso 27 ottobre all’età di 76 anni per un arresto cardiaco. E’ stato uno dei più importanti dissidenti nell’Unione Sovietica noto per il suo impegno anticomunista. Fu tra i primi prigionieri politici ad essere rinchiuso in un ospedale psichiatrico (la prima volta nel lontano 1963), dove fu oggetto di abusi.  Lo scrittore riuscì anche a “condividere” con l’opinione pubblica internazionale il suo calvario facendo giungere in occidente nel 1971 (dopo essere stato liberato una seconda volta nel 1970) un documento di oltre 150 pagine contenente la descrizione delle condizioni di vita dei dissidenti sovietici in simili strutture.
Arrestato di nuovo nel 1972 con l’accusa di aver avuto contatti con giornalisti stranieri e per aver promulgato scritti illegali, in quanto oggetto di censura, ritrovò la definitiva libertà grazie allo scambio di prigionieri con il Cile di Pinochet in cui venne scarcerato insieme al leader del Partito Comunista Cileno Luis Corvalàn.
Trasferitosi in esilio in Inghilterra a Cambridge, divenne un attivista dei diritti umani denunciando i crimini del comunismo e le prudenze dell’Europa occidentale nel condannare il sistema sovietico. Nel 1992 tornò a Mosca su invito dell’allora presidente Boris Eltsin al fine di testimoniare davanti alla Corte Costituzionale Russa sui crimini del Partito Comunista dell’Unione Sovietica. Tale processo fu definito dallo stesso Vladimir Bukovskij quasi una farsa ma gli consentì di aver accesso a molti documenti segreti che furono da lui scannerizzati e pubblicati un paio di anni dopo nel libro Judgement in Moscow (tradotto e pubblicato anche in Italia nel 1999 col titolo Gli archivi segreti di Mosca). Tali documenti dimostravano quanto il KGB (l’allora potente servizio segreto sovietico) ed il Partito Comunista dell’Unione Sovietica fossero tentacolari nell’aver condizionato in occidente partiti comunisti, sindacati, organizzazioni non governative, movimenti apparentemente spontanei, terroristi. https://lanuovabq.it/it/bukovskij-dissidente-contro-il-potere-irrazionale
Documenti compromettenti che ancora provocano imbarazzo e spiegano forse il perché nei paesi occidentali fu sempre timida la condanna verso il comunismo sovietico.
L’impegno di Vladimir Bukovskij al contrario fu sempre incentrato nel ricordo dei crimini e delle vittime dei regimi comunisti nel mondo, a partire dall’Unione Sovietica, come testimoniano i Memento Gulag organizzati annualmente dai Comitati per le Libertà, di cui lo scrittore russo fu presidente.