E’ morto Jerry Lewis a 91 anni, dopo una serie di malattie che aveva portato l’attore vicino al suicidio. Il suo vero nome era Joseph Levitch, figlio di genitori russi di origine ebraica, nato a Newark nel New Jersey. A 5 anni già faceva ridere per le sue battute e cantava con i suoi genitori nei night. Dopo essere stato espulso dal collegio, per aver picchiato un insegnante con posizioni antisemite, arrivò la svolta della sua carriera per l’incontro con Dino Crocetti, Dean Martin per il mondo intero. Iniziò un sodalizio artistico che li portò al successo con numerosi film. Jerry e Dean si soffermarono sui tic nevrotici americani suscitando anche polemiche per la presunta ironia verso i disabili e alcune battute contro i gay. Da segnalare numerosi successi come “Attente ai marinai!” (1952), “Morti di paura” (1953), “Il nipote picchiatello” (1955), “Artisti e modelle” (1955) e “Hollywood o morte!” (1956) ma anche i tanti litigi che contraddistinsero il sodalizio e che li portarono alla rottura, siglata ufficialmente il 25 luglio 1956 con uno show al Capocabana di New York. Dopo un periodo di difficoltà artistica, Jerry Lewis inizia una nuova fortunata carriera come attore e regista con il film “Ragazzo tuttofare”, cui seguirono “L’idolo delle donne” , “Jerry otto e tre quarti”, una satira sul mondo del cinema, “Tre sul divano” , parodia del freudismo all’americana, e l’irresistibile “Le folli notti del dr. Jerryll” che nel ’63 lo vide protagonista della più classica delle parodie horror di Jeckyll e Hyde.
Da segnalare inoltre “Scusi, dov’è il fronte?”, parodia chapliniana del film di guerra, ed il “Ciarlatano” parodia del genere poliziesco, affrontato poi seriamente in “Controfigura per un delitto”. E’ sugli usi e costumi americani, sugli eccessi del consumismo e della televisione che si focalizzò la satira e la comicità di Jerry Lewis.
Vincitore di Golden Globe e del Leone d’oro alla carriera a Venezia, Jerry Lewis ottenne nel 2009 dall’Academy il Jean Hersholt Humanitarian Award, pur non vincendo mai alcun Oscar per i suoi numerosi film.