Gualtiero Marchesi è morto a 87 anni circondato dall’affetto dei suoi familiari. E’ considerato il fondatore della nuova cucina italiana ed è unanimamente riconosciuto come colui che maggiormente ha contribuito allo sviluppo della cultura culinaria italiana nel mondo.
Gualtiero Marchesi nacque a Milano nel 1930 da una famiglia di ristoratori. Appassionato di cucina si trasferì in Svizzera per frequentare la scuola alberghiera di Lucerna ed a Parigi per perfezionare il suo percorso formativo.
La passione per l’arte e la musica, alla quale si avvicinò grazie alla moglie pianista, lo convinsero che anche nella cucina italiana sarebbe stato possibile avviare una fase nuova: “smetto di suonare perchè devo creare una cucina nuova, inconcepibile per il nostro paese; è ora di rivoluzionare le portate, la presentazione, la carta dei vini”. Ed in effetti Gualtiero Marchesi fu un innovatore che, partendo dai valori della tradizione, riuscì ad elaborare una cucina creativa, fantasiosa, leggera e raffinata prestando grande attenzione alla qualità dei prodotti, ai sistemi di cottura ed all’evoluzione del gusto. Come il suo famoso risotto all’oro e zafferano dal sapore unico e mai eguagliato dalle innumerevoli imitazioni proposte da tanti altri chef.
Nel 1977 aprì il suo primo ristorante a Milano che ottenne l’anno successivo la prima stella dalla Guida Michelin. Nel 1986 le stelle divennero 3, primo ristorante italiano ad ottenerle, per poi attestarsi a due dal 1997 in avanti. Ma il modo di assegnazione dei punteggi divenne oggetto di una forte polemica tra il Maestro e la guida francese, accusata dallo chef milanese di favoritismo nei confronti dei ristoranti d’Oltralpe rispetto a quelli italiani. Il livello della cucina italiana, e della qualità dei suoi ristoranti, non può essere condizionato dai punteggi di una guida per turisti: questo fu il messaggio di Gualtiero Marchesi rivolto in particolare ai giovani cuochi.
Gualtiero Marchesi fondò nel 2006 ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, con l’obiettivo di formare le giovani generazioni di chef. Nella sua vita ha ottenuto numerose onorificenze tra cui quella di Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana e l’Ambrogino d’Oro.