Giuseppe Zamberletti è morto il 26 gennaio scorso a 85 anni dopo una lunga malattia. E’ considerato il “padre” fondatore della moderna Protezione Civile del nostro Paese ed a lui si devono i profondi cambiamenti organizzativi che l’hanno resa una delle eccellenze italiane nel mondo.
Giuseppe Zamberletti nacque a Varese nel 1933 ed è stato per molte legislature (dal 1968 al 1992) parlamentare della Democrazia Cristiana. Più che un politico fu sempre visto dagli italiani come un eccellente tecnico, un uomo del fare in grado di affrontare le grande calamità naturali. Ancora oggi è ricordato con affetto dai friuliani per l’eccellente lavoro che fece come Commissario per la ricostruzione dopo il terremoto del 1976. Anche l’Irpinia devastata dal terremoto del 1980 deve molto a Giuseppe Zamberletti. La difficoltà della ricostruzione in un territorio quanto mai complicato confermò a Giuseppe Zamberletti la necessità di un salto in avanti nel modo di gestire queste emergenze. L’esperienza maturata infatti lo convincerà che le calamità non possono essere fronteggiate soltanto con un’attività di soccorso ma devono essere previste e pertanto contenute nei loro drammatici effetti attraverso l’operatività stabile di una struttura appositamente creata. Nel 1981 l’allora presidente della Repubblica Pertini gli affidò, come Alto Commissario, gli strumenti organizzativi della nuova Protezione Civile e nel 1982 Giuseppe Zamberletti fu nominato Ministro per il Coordinamento della Protezione Civile diventando capo del Dipartimento.
A Giuseppe Zamberletti sono stati concessi funerali di Stato, che si sono svolti a Varese. A dargli l’ultimo saluto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il capo del Governo Giuseppe Conte, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Varese Davide Galimberti e moltissime altre personalità. Tra queste il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli che così lo ha voluto ricordare alla fine della cerimonia: “Noi, ma anche tutta l’Italia ha perso un padre, un padre nobile che ha saputo unire nelle difficoltà e nell’emergenza. Perdiamo la nostra guida, perchè Giuseppe Zamberletti è stato vicino noi fino all’ultimo. Sempre”.