E’ di qualche giorno fa la notizia della morte della giornalista Rai e conduttrice del Tg2 Maria Grazia Capulli, scomparsa a soli 55 anni a causa di un brutto male che non gli ha lasciato speranze.
Maria Grazia Capulli si era contraddistinta tra i colleghi giornalisti ed era da loro stimata per essere una professionista seria, forte e determinata. Oltre a condurre il telegiornale, Maria Grazia Capulli aveva seguito con grande attenzione le rubriche culturali del Tg2 (Tg2 Neon Libri, Achab Libri) e condotto Tg2 Costume e Società e Tg2 Salute.
Marcello Masi, direttore del Tg2, l’ha ricordata così: «Fino a 48 ore fa era a lavorare con noi – Era intelligente e sensibile. Una penna di quelle che il servizio pubblico dovrà rimpiangere. Amava il suo lavoro e il Tg2 era la sua famiglia. Una grande amica che fino all’ultimo ha amato la vita».
Cordoglio su Twitter anche dal direttore del Tg5 Clemente Mimun: «Un abbraccio forte a tutti i colleghi del tg2, ricordando con affetto Maria Grazia».
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera nel 2002, Maria Grazia Capulli raccontò molto di sé, dall’amore per un lavoro che, però, mai doveva travalicare gli affetti (“Quando arrivo a casa ho voglia di tutto tranne che di vedere un Tg. Non si lavora 24 ore al giorno. Io detesto i forzati del lavoro. Sono redattore ordinario”), alla passione per la musica, la meditazione trascendentale, la filosofia.
“Sono un po’ cristiana e un po’ buddista, mi sento molto saggia e molto matura dentro” confidò ancora, indicando in Isabella Rossellini il suo ideale di donna perché “ha la bellezza del garbo, la bellezza soave di chi non teme le rughe intorno al collo, ha il sorriso affettuoso, elegante. La bellezza non è quella delle labbra a canotto…. Le donne dello spettacolo sono tutte fotocopiate, stesso sorriso, stesse gote, stessi nasi”.