L’ex segretario di stato americano Madeleine Albright è morta di cancro lo scorso 23 marzo all’età di 84 anni.
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Scompare colei che è stata il primo segretario di stato donna nella storia degli Stati Uniti d’America. Dopo aver ricoperto l’importante ruolo di rappresentante permanente degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, divenne durante il secondo mandato del presidente Bill Clinton il segretario di stato americano.
Da sempre si distinse per le sue posizioni contro i totalitarismi e per la spinta verso l’espansionismo della Nato. In pieno accordo con le posizioni dei democratici, Madeleine Albright considerava gli Stati Uniti l’unica “nazione indispensabile” in una politica d’intervento nei conflitti internazionali. In particolar modo spinse per l’intervento degli USA nei Balcani durante la guerra civile nella ex Jugoslavia, per fermare pulizie etniche e genocidi.
Nata a Praga nel 1937, il suo nome di battesimo era Marie Jana Korbelová. Lasciò la sua terra d’origine quando questa fu annessa al Terzo Reich. La sua famiglia era di origine ebrea e, nonostante si fossero convertiti al cattolicesimo, decisero di fuggire per evitare le persecuzioni. Finita la guerra fecero ritorno in patria per poi emigrare definitivamente negli Stati Uniti con l’avvento del comunismo.
Da giovane Madeleine Albright studiò in Svizzera e successivamente si laureò in Scienze Politiche presso il Wellesley College nel Massachusetts conseguendo poi un dottorato in diritto pubblico presso la Columbia University di New York. Nel 1959 sposò il giornalista Joseph Medill Patterson Albright, convertendosi alla Chiesa episcopale. Dalla loro relazione nacquero tre figli e divorziarono nel 1982.
Ultimamente Madeleine Albright prese una netta posizione riguardo la guerra tra Russia e Ucraina, condannando il presidente russo Vladimir Putin in un editoriale sul New York Times: “Invece di spianare la strada alla grande Russia, l’invasione dell’Ucraina segnerà l’infamia di Putin, lasciando il suo Paese diplomaticamente isolato, economicamente in difficoltà e strategicamente vulnerabile di fronte ad una alleanza occidentale più forte e unita”.
Madeleine Albright fu insignita nel 2012 dall’allora presidente Obama della medaglia presidenziale della libertà, considerata la più alta onorificenza statunitense riservata ai civili.