AMA servizi Funebri Comunali ricorda l’imprenditore Luciano Gaucci

Luciano GaucciL’imprenditore Luciano Gaucci è morto a Santo Domingo all’età di 81 anni dopo una lunga malattia.
Nato a Roma nel 1938, Luciano Gaucci è stato per anni un importante dirigente sportivo divenuto famoso nell’ippica e nel calcio.
Prima di imporsi nello sport, Luciano Gaucci era stato un imprenditore, a Roma, nel settore delle pulizie. Lui, ex autista dell’Atac, era diventato con la sua azienda chiamata La Milanese un uomo di successo.  Centinaia di dipendenti, tanti appalti vinti ed una rete di amicizie nell’ambiente democristiano della Capitale. Al calcio si avvicinò ricoprendo la vicepresidenza nella grande Roma di Dino Viola ma la ribalta la raggiunse con la sua scuderia ippica Whiet Star. Grazie ad un purosangue acquistato in Irlanda, Tony Bin, vinse corse per circa 3 miliardi aggiudicandosi anche l’importantissimo Arc de Triomphe a Parigi. Il primo grande affare nello sport probabilmente lo fece vendendo Tony Bin a 7 miliardi di lire, una mega plusvalenza visto che lo aveva acquistato per soli 12 milioni.
Nel calcio, Luciano Gaucci si impose come presidente del Perugia. Non furono tutte rose e fiori, ma senza dubbio nel club umbro ottenne ottimi piazzamenti in campionato riuscendo a giocare per una stagione anche in Coppa Uefa, dopo aver vinto una storica Coppa Intertoto. Tanti calciatori importanti furono lanciati dal Perugia di Luciano Gaucci. Tra questi ricordiamo Gattuso, Rapajc, Zé Maria, Materazzi, Nakata, Grosso e Miccoli. https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/2020/02/01-66273224/e_morto_luciano_gaucci/
Indimenticabili furono alcune sue iniziative. Come quella di voler tesserare per il suo Perugia la centravanti della Germania femminile Birgit Prinz, che lo portò a litigare con la Federcalcio che non glielo permise, e l’ingaggio del figlio del Colonnello Gheddafi che si rivelò un fallimento tecnico (ma probabilmente le motivazioni per quella decisione furono altre).
La sua vitalità di imprenditore lo portò ad acquistare anche altri club come la Viterbese, il Catania e la Sambenedettese. Il calcio quindi divenne il suo core business ma non tutto andò per il verso giusto. Il Perugia fallì e Luciano Gaucci ed i suoi due figli Riccardo ed Alessandro furono inquisiti per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta. Luciano Gaucci, per sfuggire all’arresto, si rifugiò nella Repubblica Domenicana patteggiando poi una condanna di tre anni per bancarotta fraudolenta e vari reati fiscali. La pena non fu scontata grazie ad un indulto. Luciano Gaucci rientrò in Italia ma poi decise di ritornare a Santo Domingo dove nel frattempo si era costruito una nuova famiglia. E dove per sua volontà ha deciso di essere sepolto.