Sono trascorsi 4 mesi dalla scomparsa di Luciano De Crescenzo, avvenuta il 18 luglio a causa di una polmonite poco prima che compisse 91 anni. Pochi personaggi negli ultimi decenni hanno potuto vantareun eclettismo ed una genialità come la sua. Unita ad un’ironia tutta partenopea che per anni ci ha accompagnato attraverso i suoi libri, i suoi film e le sue partecipazioni a programmi televisivi.
Luciano De Crescenzo era nato nel 1928 a Napoli nello stesso stabile dove un anno dopo sarebbe venuto alla luce un altro grande personaggio: Carlo Pedersoli in arte Bud Spencer. La zona era quella di Santa Lucia. https://www.avvenire.it/agora/pagine/e-morto-luciano-de-crescenzo
Da giovane lavorò nell’opificio del padre e si laureò in Ingegneria Idraulica presso l’Università Federico II di Napoli. Dopo aver svolto svariati lavori, anche il venditore di tappeti, Luciano De Crescenzo si trasferì a Milano lavorando all’IBM e rimanendoci per circa un ventennio. Raggiunse la dirigenza ma questo non fu sufficiente per convincerlo a continuare la carriera manageriale. L’amore per la scrittura era troppo forte e pertanto decise di dedicarcisi a tempo pieno. Una grossa opportunità per la sua nuova carriera fu la partecipazione al seguitissimo programma di Maurizio Costanzo Bontà loro che gli permise di farsi conoscere al grande pubblico. La sua prima opera, Così parlò Bellavista, fu un grande successo con ben 600.000 copie vendute. Da questo momento Luciano De Crescenzo alternò la sua attività di scrittore a quella di divulgatore. La filosofia, in particolare quella greca, divenne accessibile a tutti grazie al suo modo di narrarla e spiegarla, coinvolgendo anche il lettore più inesperto. I due volumi di Storia della filosofia greca ebbero un grande riscontro ed Atene nel 1994 gli conferì addirittura la cittadinanza onoraria. La sua voglia di cimentarsi sempre in nuove sfide lo portò anche nel mondo del cinema come attore, sceneggiatore e regista. La sua prima opera alla regia, Così parlò Bellavista (tratto dal suo libro), fu un successo che gli valse anche un David di Donatello come miglior regista esordiente.
Luciano De Crescenzo negli ultimi anni soffrì di una malattia neurologica che ne limitò le sue apparizioni in pubblico. Riposa, secondo le sue volontà, nel cimitero di Furore sulla Costiera Amalfitana.