AMA Servizi Funebri Comunali, onoranze funebri di Roma, ricorda oggi Gianmaria Testa, musicista e scrittore morto all’età di 57 anni dopo aver combattuto per anni contro la un grave malattia che lo ha condotto alla morte.Gianmaria Testa era soprannominato il “cantautore ferroviere”: cantava gli ultimi e le cose semplici: i migranti, i muratori, gli amanti di Roma. In tanti hanno voluto salutarlo, in particolare lo scrittore italiano e suo grande amico Erri de Luca con il quale Testa aveva collaborato per il libro-testamento dell’artista “Da questa parte del mare”, canzoni struggenti sulle migrazioni umane.
La prefazione di Erri De Luca risuona come un addio: “Ciao socio, compare, fratello che non mi è capitato in famiglia e che ho cercato intorno, grazie di accomunarmi al libro della tua vita, che non è un’autobiografia ma una multibiografia di persone e di luoghi, dove sei anche tu”.
Gianmaria Testa aveva iniziato la sua carriera musicale al Festival di Recanati, vincendone due edizioni, per poi cercare sempre di far conciliare la musica con la sua professione di capistazione. Ma la vera consacrazione arriva in Francia dove si esibì diverse volte all’Olympia di Parigi, vero tempio della canzone.
Testa lascia le ferrovie per dedicarsi alla sua musica; sono proprio di quegli anni gli album Montgolfières (1995), Extra-Muros (1996), Lampo (1999), Il valzer di un giorno (2000), Altre Latitudini(2003), Da questa parte del mare (2006).
Inoltre, Gianmaria Testa è stato sempre molto impegnato nel sociale, per poi scegliere di dedicarsi – negli ultimi anni – ai bambini, pubblicando nel 2012 Ninna Nanna dei sogni, una canzone-favola per grandi e piccini e nel 2014 Biancaluna, entrambe illustrate dalle poetiche tavole di Altan.