Bobby Womack, leggenda del soul americano, è morto all’età di settanta anni. Il mondo della musica perde, così, un’altra personalità davvero importante, che ne ha fatto la storia e ha dato il suo contributo a renderlo affascinante, importante e apprezzato anche dai più giovani.
La notizia del decesso di Bobby Womack è stata diffusa dal noto giornale Rolling Stone, che ha citato la sua casa discografica la XL Recordings. Non si conoscono, però, le cause della morte dell’artista: non è dato ancora sapere se si sia trattato di cause naturali o se la sua morte sia dovuta ad altro.
Figlio di due musicisti, Bobby Womack ha iniziato la sua carriera con i fratelli Harry, Cecil e Friendly Jr. Dopo aver firmato con l’etichetta di Sam Cooke nel 1960 il gruppo cambiò genere passando da brani gospel ad un repertorio più secolare con influenze soul e pop, prendendo il nome di Valentinos. Nel 1964, un mese dopo aver pubblicato il loro singolo It’s All Over Now, i Rolling Stones ne realizzarono una loro cover spedendo il brano in cima alle classifiche inglesi.
Bobby Womack è diventato, quindi, famoso con la canzone It’s All Over Now, ma la sua carriera è decollata ancora di più con la canzone Looking for a love. Durante la sua vita artistica, Womack ha lavorato con molti artisti famosi, tra cui Aretha Franklin e Wilson Pickett.
Womack è entrato nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2009. In quella occasione disse: “Il mio primo pensiero è stato: Vorrei chiamare chiamare Sam Cooke e condividere con lui questo momento. E’ una grande emozione per me questo riconoscimento come vedere Barack Obama diventare il primo Presidente nero degli Stati Uniti d’America! Questo dimostra che se si ha la benedizione di saper aspettare le cose importanti, arriveranno eventi che potranno cambiare la tua vita.”
(Fonte: La Repubblica)