Amedeo d’Aosta è morto all’ospedale San Donato di Arezzo per un arresto cardiaco. Era stato ricoverato per un intervento chirurgico. Aveva 77 anni ed è stata una figura affascinante e di grande eleganza.
Era considerato da una consistente parte del “mondo” monarchico come il vero successore di Umberto II al trono d’Italia. Questo causò una accesa rivalità con il cugino, e figlio dell’ultimo sovrano d’Italia, Vittorio Emanuele. Probabilmente a livello mediatico fu Amedeo d’Aosta a riscuotere maggiori simpatie nell’opinione pubblica. Di certo, il pronunciamento della Consulta dei Senatori del Regno, un’associazione privata creata nel 1955 e riconosciuta da Umberto II, a favore di Amedeo d’Aosta come re legittimo d’Italia pesò parecchio nell’ambiente monarchico. Ciò avvenne con un comunicato del 2006. Il motivo di tale pronunciamento fu dovuto al matrimonio di Vittorio Emanuele con una donna di “differente condizione sociale” senza l’esplicita autorizzazione del sovrano.
Amedeo d’Aosta nacque a Firenze il 27 settembre nel 1943, poche settimane dopo l’armistizio dell’Italia con gli “Alleati”. A nemmeno un anno di età fu internato in Austria, insieme alla mamma Irene di Grecia, per ordine del capo delle SS tedesche Himmler.
Tornato in Italia dopo la guerra, si stabilì a Fiesole (vicino Firenze). Il papà, Aimone di Savoia, morì nel 1948 a Buenos Aires, dove si era trasferito dopo il referendum che sancì la vittoria della repubblica nel nostro Paese.
Amedeo d’Aosta frequentò il Collegio Navale Morosini di Venezia e l’Accademia Navale di Livorno, laureandosi anche in scienze politiche all’Università di Firenze.
Pochi giorni prima della sua morte aveva rilasciato una intervista all’Adnkronos. Essendo vicini al 2 giugno, festa della Repubblica, era tornato a parlare di vecchie questioni legate a quel referendum. “Non fu una cosa molto chiara, in famiglia se ne parlò con una certa critica, anche perché non era molto chiaro che fosse andato tutto esattamente come le regole prevedevano. E questo è quanto”. Il riferimento fu alla polemica sugli eventuali brogli, mai dimostrati però, denunciati dai monarchici. Nonostante ciò, aveva comunque ribadito di riconoscersi totalmente nella nostra Repubblica.
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I funerali di Amedeo d’Aosta si sono svolti venerdì 4 giugno a Firenze nella basilica di San Miniato al Monte.